Muso lungo? Non fare il tapiro!
Sono chiamati 'i giardinieri della foresta'.
Il famoso “tapiro d’oro” distribuito da una nota trasmissione televisiva, non ha niente a che fare con i veri tapiri, buffi e simpatici. Probabilmente è stato preso come simbolo di “muso lungo”, di persona amareggiata per aver subito una delusione, un insuccesso oppure commesso un errore.
A prima vista sembra un incrocio fra vari animali: elefante, cinghiale, formichiere.
Asia e America sono i continenti in cui è più facile trovare il tapiro. Diffuso nei luoghi pianeggianti, boscosi e ricchi di vegetazione e acqua. I tapiri sono prevalentemente erbivori, si nutrono di erbe, frutti e fogliame. La consumazione dei pasti avviene la mattina e nelle ore serali. Per cercare il cibo percorrono sentieri che altri tapiri hanno segnato al loro passaggio.
Questi buffi mammiferi sono chiamati “i giardinieri della foresta”. Durante i loro spostamenti defecano lungo i percorsi, disperdendo i semi dei frutti che hanno mangiato, in tal modo favoriscono la nascita di nuove tipologie di piante e mantengono ben concimato il terreno.
In generale i tapiri conducono un’esistenza abbastanza solitaria, non amano i grandi gruppi. Soltanto nel periodo degli amori tendono ad avvicinarsi, per poi riprendere la propria vita. Mentre i cuccioli rimangono con la madre per circa un anno/un anno e mezzo dalla nascita.
Fisicamente sono animali abbastanza grossi, in lunghezza raggiungono i 2 metri circa, in altezza 1,40. Il manto è di color bruno, talvolta è presente una striscia chiara, quasi bianca, che si estende dalle spalle fino alla coda.
La caratteristica fisica che li contraddistingue è una corta proboscide prensile, infatti è usata per staccare le foglie e i frutti dai rami.
L’indole pacata e la robustezza del corpo, li rende facili prede di grossi felini.
Sono degli ottimi nuotatori, in acqua sono proprio a loro agio. Inoltre amano rotolarsi nel fango e poi si immergono nell’acqua sia per ripulirsi che per trovare refrigerio.
[Fonte testo: www.lifegate.it ]
[Fonte immagine: www.lazoo.org ]